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Un “maschiaccio” molto sexy

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Ciao, sono arrivata. Mi apri?

Resto piacevolmente colpito da Asia che arriva in studio con la sua Mustang Gt, solare ed energica prendiamo un caffè e in breve mi racconta di essere mezza americana e mezza italiana, ha vissuto a Londra e il suo “bagaglio” lo si vede… sicura di se e spigliata con le idee chiare..

Amante della vita sportiva, dal nuoto al tiro a segno passando per l’equitazione non ama trucchi e tacchi ma sa essere sensuale al punto giusto… e ve lo posso confermare. Con queste foto

ph: Alex Aldegheri “Instagram” “Web” “Facebook”

model: Asia D’acquarone


Samantha, racconto di una mattina

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Ho visto alcune foto di Samantha un anno fa – amicizie in comune.
Poi niente. Lavoro. Casini. Gente che ti stressa. Non ci ho più pensato.
Un mese fa Samantha mi ha scritto, chiedendomi di scattare.
Di solito è “no” perchè amo scoprirle, sceglierle io, le modelle, e non mi fido dei social.
Invece ho detto “Sì”.

Bologna, 7 dicembre
Ci incontriamo allo Star Hotel, proprio davanti alla stazione centrale.
Lei, romagnola di Riccione, è a Bologna per due giorni di lavoro al Motor Show. Io ci vivo.
Sono le 9 del mattino, di mercoledì, quando mi presento alla reception dello Star, dicendo
“Sono venuto per vedere una vostra ospite; alloggia nella stanza 330”
La receptionist mi guarda solo un secondo, in cui probabilmente pensa – o forse io penso che pensi- “Che cazzo fai tu, quarantenne maniaco, che vuoi salire nella camera di questa ragazza?”
Comunque, un attimo dopo:
“Sì, la signorina aveva avvertito. Lei è il fotografo? …Il suo nome?”
“Davide Ambroggio”
“Prego, lasci un documento alla mia collega. L’ascensore è là”
Lo Star è lussuoso abbastanza da farti sentire un po’ a disagio ma ignoro il pensiero e mi avvio nel corridoio esibendo sicurezza.
Davanti alla stanza, busso ma nessuno risponde. Scrivo un messaggio a Samantha (in FB, perchè incredibilmente non ci siamo nemmeno scambiati i numeri di telefono)
“Sono davanti alla tua stanza.”
Poco dopo Samantha mi apre – un sorriso – “eccoti!” ed è davvero bella come mi era sembrata.
Due occhi azzurri che ti passano attraverso, capelli lisci, castano scuro e la pelle chiara.
Semplice. Fresca.
Entro e ci salutiamo -non ci siamo eravamo mai visti prima.
Lei è a suo agio, carina, simpatica. Scherziamo un po’ sulla situazione e io comincio a guardarmi intorno, pensando a quali siano gli angoli giusti da utilizzare per scattare.
Lei nel frattempo è tornata in bagno, a finire di truccarsi.
Abbiamo improvvisato. Niente styling, niente team alle spalle.
Solo io e lei in una stanza d’ albergo.
Non avevo grandi aspettative; ho pensato “faremo un test e se funziona, scatteremo qualcosa in seguito” perciò non ho dato indicazioni precise:
“Truccati il minimo e porta un paio di cose semplici da indossare”
E così è stato. Samantha esce dal bagno con uno slip nero, molto semplice e un maglioncino corto, un filo di trucco. La pelle liscia, gli occhi sempre più azzurri, che ora, vicino alla finestra, sembrano irreali.
Mi dice: “una cosa…la musica, ti prego”
Io penso ad un tunzi tunzi da ventenni e invece mi dice “Fai tu. Qualcosa di tranquillo”
Damien Rice mi viene in aiuto.
Fuori è una bella giornata. Luminosa e fredda. Vicino alla finestra, con le note di “Delicate” in sottofondo, iniziamo a scattare.
Samantha non posa. È naturale, bella qualsiasi cosa faccia.
La dirigo un po’ ma è una cosa che faccio per lei, per parlare, sapendo che non serve e in fondo non è quello che voglio.
Gli occhi, il corpo giovane di Samantha che “no, zero sport!” ma è perfetto, e la sensualità naturale, forte. Passiamo due ore piacevoli, scattando senza pressioni.
Di tanto in tanto riguardiamo qualche scatto insieme – lei curiosa – mentre io dico “questa è ok, mi piace l’ espressione. Qui il braccio non va bene”.
Lei ascolta e sembra contenta.
Io sono contento.
Quando finiamo di scattare, è ora di pranzo.
Ci salutiamo con un abbraccio.
Io torno alla base, per mettere insieme qualche foto e raccontarvi di Samantha.
Mentre aspetto che il treno lasci la stazione, mi ritrovo a pensare che il mio in fondo è un bel lavoro.
Passo e chiudo

Credits:
Foto & Testi: Davide Ambroggio

Model: Samantha Cocca

Emanuela Postacchini: la musa italiana di Calvin Harris

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Emanuela vive a Los Angeles. La raggiungo con Skype quando per lei sono le dieci del mattino di una tiepida mattinata californiana, mentre per me sono le sette di una buia e fredda serata milanese. Per ovvi motivi, la differenza del paesaggio è notevole. Cerco di impressionarla mostrandole una fetta di Navigli imbruttiti dalla nebbia con la webcam. Sembra apprezzare. Mi colpisce un quadro che giganteggia alle sue spalle. È una pubblicità vintage di una ditta di liquori da dessert di Sant’Elpidio a Mare.

E quello?
L’ho trovato in un mercatino qua vicino. Sant’Elpidio a Mare è la mia città, non potevo non prenderlo. Lo porterò sempre con me.

Dove vivi adesso?
Adesso vivo a Larchmont Village, a ridosso delle Hollywood Hills. Mi sono trasferita da poco perché avevo bisogno di passeggiare, vedere gente, fare shopping. Sulle colline al massimo vedi dei coyote. Non guido neppure, non ho mai preso la patente. Sono Uber-dipendente.

Com’era la tua vita prima di arrivare in California?
A 17 anni mi sono trasferita a Milano da Sant’Elpidio a Mare, nelle Marche, spinta da un forte curiosità e desiderio di indipendenza. Anche se adesso la apprezzo molto, quando ero giovanissima mi andava un po’ stretta. Non c’è un granché a Sant’Elpidio a Mare per chi aspira a lavorare in un settore artistico, quindi ho deciso di spostarmi a Milano dove mi sono diplomata all’International School per poi laurearmi in Statale in Lingue e Letterature Straniere.

Miss Italia era prima di tutto questo giusto?
Sì, Miss Italia è stata la primissima esperienza nel mondo dello spettacolo, quella che mi ha aperto un mondo. Sono arrivata a partecipare con una fascia da Miss Eleganza, come Sofia Loren.

Già sognavi il mondo del cinema?
Quel concorso è stato un tramite per raggiungere il cinema che era già il mio grande sogno. Grazie ad un contratto con l’agenzia Major sono riuscita a mantenermi a Milano mentre studiavo recitazione e teatro, finché un agente cinematografico di Roma mi ha notata e mi ha aperto le porte del cinema.

Quali sono stati i tuoi primi ruoli?
Dopo aver fatto un po’ di TV come “Distretto di polizia”, “Don Matteo”, “Squadra antimafia – Palermo oggi” e altro, nel 2012 ho recitato in “Poker Generation” di Gianluca Mingotto.

Un ottimo inizio direi. Allora come mai hai deciso di andartene dall’Italia?
Dopo aver visitato Los Angeles mi sono innamorata di questi spazi enormi, di questo cielo infinito, del clima. Mi sono sentita ispirata e quindi ho deciso che sarebbe stata la mia nuova casa. È stata una sensazione. Adesso vivo qui da due anni e mezzo.

Com’ stato l’impatto con Los Angeles?
Sono partita – diciamo – avvantaggiata, nel senso che avevo già fatto parte di un cast internazionale, quello del film “Third Person”, del regista Premio Oscar Paul Haggis. Mi sono subito adoperata per trovarmi un manager cinematografico e un agente. E da li è iniziata una lunghissima serie di provini mentre lavoravo sulla lingua.

Che ambiente di lavoro hai trovato?
Molto professionale e meritocratico. L’industria cinematografica americana è arte e business. Come puoi immaginare, funziona benissimo soprattutto in questo secondo aspetto. Non ci sono favoritismi. A volte rimango sorpresa pure io dal metodo di lavoro che c’è qui, abituata magari all’Italia, dove senza qualche raccomandazione è difficile arrivare in fondo.

Stai parlando del video di Calvin Harris?
Ero a fare la spesa quando ricevo una telefonata da un numero che non conosco. Di solito non rispondo ma quella volta l’ho fatto. Era la produzione di un video musicale per il quale avevo fatto un provino poco tempo prima. Mi dicono: cosa ne pensi di essere la protagonista del nuovo video di Calvin Harris? Giuro che mi sono messa a piangere dalla felicità!

Durante il casting non sapevi di cosa si trattasse?
No, non lo sapevo. Mi avevano convocata per un provino per un videoclip musicale a Santa Monica. Non avevano specificato altro. Solo che dovevo presentarmi alle dieci del mattino. Ho fatto un primo provino dove il casting director mi ha fatto qualche domanda generale per conoscermi meglio. Poi mi hanno richiamata per un secondo provino, quello vero e proprio.

Cosa ti hanno chiesto di fare?

Mi hanno chiesto di recitare come se fossi un androide, immaginando di essere la protagonista del film “Ex Machina”, di essere a downtown LA e di dover abbattere con la sola forza dello sguardo i grattacieli. Poi è arrivata la chiamata mentre facevo la spesa…

…Tutto senza dirti che stavano cercando la protagonista del nuovo videoclip di uno degli artisti più famosi del mondo, che negli Stati Uniti è considerato un Dio e cioè Calvin Harris…
Proprio così!

Dove è stato girato il videoclip di “My Way”?
È stato girato alle Ventura Farms di Westlake Village, un posto sperduto dopo Malibu dove non prendeva neppure il cellulare. Siamo stati lì tre giorni e tre notti. Un freddo cane, strano per la California. Ci sono scene notturne in cui mi trovo in un bosco con dei tacchi altissimi. Nei giorni successivi sono stata poco bene.

Le mie amiche mi hanno detto di chiederti com’è Calvin Harris dal vivo…
E’ un bellissimo ragazzo, alto quasi due metri. Io sono alta 1.70 ma in alcune scene accanto a lui sparivo. Ci siamo conosciuti sul set pochi istanti prima di girare una scena in cui dovevamo fissarci negli occhi per diversi minuti in maniera coinvolta. È stato imbarazzante, siamo anche scoppiati a ridere ma lui è stato gentile e professionale.

Avete fatto amicizia?
Abbiamo parlato del più e del meno. Mi ha raccontato che negli Stati Uniti sta benissimo e che non tornerebbe mai in Scozia. Mi ha ringraziato, io ho ringraziato lui per avermi scelta, visto che sono dovuta passare dalla sua approvazione, poi è finita lì.

Niente numero?
Qui non ci si scambia mai i numeri di telefono sul posto di lavoro. Non è come in Italia che abbiamo una mentalità più aperta su queste cose, dove magari un caffè dopo il lavoro ce lo prendiamo anche.

Non gli hai neanche chiesto se il pezzo era dedicato alla ex Taylor Swift…?
I rumors erano quelli ma non ho indagato.

Non c’è il rischio che troppa professionalità si trasformi in poca umanità?
Los Angeles ti porta a essere molto isolato. È talmente grande che è difficile mantenere rapporti saldi con gli amici, figurati con chi conosci poco. Frequento un gruppo di amici italiani, attori, musicisti… Sai qui non difficile imbattersi in artisti. Ma ti dico anche che mi piace stare sola e tranquilla in casa a consumare le serie TV di Netflix. Mi sento molto casalinga.

E io che ti immaginavo ai party super esclusivi di Hollywood e Beverly Hills….
Faccio poca vita mondana. Ne facevo di più a Milano, città che adoro. Magari un giorno tornerò…

Quando è uscito il video che feedback hai ricevuto?
Chiamate, messaggi, incremento dei followers sui social. Fortunatamente al momento sono solo commenti positivi. Ne arrivano tanti anche dalle Marche e sono felice. È bello essere un esempio per i giovani che sognano di uscire dalla provincia e farcela.

Su cosa stai lavorando adesso?
Sto girando la quarta stagione di una serie TV che mi hanno detto che sta andando bene anche in Italia. Viene trasmessa su Italia Uno. Si chiama “The Last Ship” ed è prodotta da Michael Bay. Poi sono impegnata in un cortometraggio di Giovanni Ribisi e nelle riprese di “The Man Who Was Thursday”, tratto dall’omonimo romanzo.

I miei amici mi hanno chiesto di chiederti se sei fidanzata…
Fidanzata da due anni e mezzo. Si chiama Jameson (Burt nda), fa il musicista. Sono innamorata, spero anche lui.

Le curve di Michela: who knows where time goes

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Le dolci colline di San Marino e l’estro di una villa iper moderna: anche la location rappresenta la modella ritratta in queste foto di Fabio Pregnolato (sitoInstagram), la marchigiana Michela Mucciante.

Corpo statuario, curve disegnate come col compasso, capelli biondi da fatal-girl, tatuaggi e grinta da rockstar ma animo gentile, elegante e romantico di una giovane studentessa di Lettere e Filosofia.

Michela su Instagram

Mariana Rodriguez raccontata da Davide Ambroggio

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Ore 10.00.
Via Giorgio Jan, civico n.3. Milano

Mariana è una bomba.
Una delle bellissime della scuderia di Paola Benegas, la stessa di Gracia De Torres, che ho fotografato quest’ estate.
Pechino Express e poi il Grande Fratello Vip, quest’ anno, l’hanno resa un volto (ma non direi solo un volto) molto noto.
Arriva all’ appuntamento con 10 minuti di ritardo ma al primo sorriso è tutto già archiviato.
Occhiali da sole fumè, che lasciano intravedere gli occhi scuri, le ciglia lunghe. Uno sguardo latinos!
Pelliccia (ecologica, sia chiaro!) e ai piedi un paio di anfibi neri su leggins semplici… perchè quando hai un corpo del genere, non hai bisogno di gioielli.
L’umore è molto buono, per essere le 10 del mattino.
Ci presentiamo ed entriamo subito nella location, nella ingenua illusione che “dentro” faccia più caldo.
No, non è così. È un garage.
Il garage di un mio caro amico, che oggi ha accettato di ospitarci, molto cool. Ma è pur sempre un garage!
Tra l’altro …“Lo faccio solo per te e sei responsabile delle mie macchine eh!”
Ricevuto.
Lo presento ai ragazzi e ci infiliamo in una stanzetta piccola, che è il suo ufficio ma soprattutto è l’ unica stanza riscaldata della nostra location. Appoggiamo borse di attrezzature, make up e abiti e facciamo due chiacchiere, per non pensare al freddo assassino – e dire che oggi c’ è anche il sole.
Per un attimo penso che forse ho fatto una cazzata e che ci ammaleremo tutti o, peggio, che Mariana mi manderà a fare in culo e se ne andrà, lasciandomi là a fotografarmi i piedi.
Invece no. Sorridente mi dice “dove mi metto?”.
C’ è una piccola vetrina – il mio amico Claudio ci tiene due delle sue macchine d’epoca – che a quell’ora del mattino è al sole. Ci mettiamo là.
Mariana siede su uno sgabello e Fausto inizia a truccarla mentre i passanti e alcuni clienti del garage, che tornano a riprendere le loro macchine, rallentano e guardano curiosi all’ interno. Lei ha sorrisi per tutti e scherza “Clienti in aumento!” (scherza ma è probabile).
Poco fondotinta perchè Fausto sa che sparerò duro col flash, ma uno smooky intenso e labbra rosse. Roba seria.
Gli outift lasciano poco all’ immaginazione e i clienti apprezzeranno.
Il primo è un completo intimo bianco, con grafiche nere. Decidiamo di partire là dove siamo, sfruttando il poco calore che arriva ancora dal sole che attraversa le vetrate. Mariana entra in una Citroen degli anni cinquanta (un edizione limitata, per la quale ovviamente sono il responsabile totale!) a piedi nudi, con un paio di occhiali da sole.
Clack clack. L’ otturatore scatta, portandosi dietro i lampi del flash.
Io non parlo. Niente indicazioni.
E lei a chiedere “ma la luce è ok?”
“Io, colto impreparato, per un attimo mi sento insicuro e anzichè dire “tranquilla, è un problema mio” mi avvicino e le faccio vedere a monitor i primi scatti, cercando approvazione.
“Molto buono!”
Salvo.
Andiamo avanti.
Mi vendico.
Uno slip nero, a vita alta – le sta da Dio, per la cronaca – e un reggiseno dello stesso colore, semplice. Sopra, la sua pelliccia e gli anfibi. Ci piacciono e abbiamo deciso di usarli.
La pancia è scoperta.
“Mariana, questa la facciamo là fuori, davanti alla pompa di benzina”.
“Uh, che freddo!”
Eh sì, dentro al mio Woolrich, un po’ di brividi li ho anche io, quindi…
Lei è mezza ma non batte ciglio.
La faccio camminare su e giù guardando in camera. Passi lunghi. Gambe ancora più lunghe.
Lo sguardo aggressivo.
Sparo un po’ di flash ma uso anche luci e ombre nette, di questa fredda mattinata di sole invernale. Sono gli scatti migliori, credo.
Da là passiamo all’ officina – fa freddo anche là, tanto per dire.
Mariana si siede sul banco da lavoro. Alle sue spalle, una parete piena di chiavi inglesi e altri attrezzi.
Lei ha una specie di chiodo in pelle nera e uno slip bianco. Sotto niente.
Poi una scala in ferro, gialla; sullo sfondo una targa con lo stemma della Citroen. Lei gioca sui gradini, prima seduta, poi in piedi, di schiena.
Lasciamo alla fine un completo intimo trasparente. Mariana al centro del garage, gioca con un vecchio telefono appeso ad una colonna. Ultimi colpi di flash, mentre alcuni clienti passano a pochi metri da noi per recuperare le loro macchine e non possono trattenersi dal guardare.
Qualcuno commenta.
Mariana sta al gioco “Buongiorno Signore. Cosa posso fare per lei?” con voce da gattina.
Il poveretto di turno è in imbarazzo; non sa cosa rispondere.Tira dritto.
Per le 13 abbiamo già tutto quel che serve (compreso un raffreddore?)
Comunque: selfie di rito e tutti a casa, a bere thè caldo!

Credits:
Foto & testi: Davide Ambroggio
Ospite: Mariana Rodriguez
Styling: Silvia Stesy Stefanini
Make up & hair: Fausto Cavaleri
Agenzia: Benegas Management
Location: Garage Silens, via Giorgio Jan,3 – Milano Tel. 02 2952 1592

Si ringrazia per l’abbigliamento WK_LUXE, YAMAMAY, LA PERLA, PARMEGGIANI

Martina, da Hammersmith a Stazione Roma Termini

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Martina arriva con una grande valigia,la stessa con cui era partita per Londra per studiare recitazione alla Central School of Speech and Drama.

Una piccola stanza in affitto ad Hammersmith e tanto Shakespeare a colazione.
Martina ha uno sguardo romantico e un corpo sensuale e intrigante.
Un film da protagonista, solare volto per Sky TV, ora a teatro affronta il perverso mondo delle coppie di Harold Pinter.

Ecco gli scatti che la vedono raccontare la sua sensualità!

 

PH: Alex Aldegheri “web” “istagram” “Facebook”

Model: Martina Menichini

Mua: Debora Di Franco

Location: Vintage Hotel Roma

Kelsey Elliot, il Natale non è mai stato così sexy

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Sono arrivato a New York da poco più di 12 ore, sono sfinito dal viaggio, ma Damon (il fotografo) mi ha mandato il portfolio di questa splendida modella poco più che 20enne che sembra uscita dagli anni 80, una bellezza senza età. Non posso perdermela.

Mi sveglio estremamente presto dato che alloggio a Manhattan e lo shooting è nel Bronx. Dopo un’ora di metropolitana da bravo italiano negli States non posso farmi mancare la “cup” di caffè di Starbucks.

Prendo un paio di muffin e un macchiato formato XL per la modella e mi dirigo verso l’abitazione del fotografo, dove in un vestito estivo decisamente sexy conosco Kelsey, che con estremo piacere noto essere già nel mood.

Dopo la sessione di trucco e parrucco lo shooting inizia e… Be’, buon Natale e giudicate voi.

Testo: Ludovico Cianchetta
Fotografo: Damon Hall Booth
Modella: Kelsey Elliot
MUA: Admin Rivero
Styling: Soraya Kim

Marinela porta la festa anche sul set

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È grazie alla sorella che conosco Marinela. Mi dice lei che vorrebbe fare qualche scatto.

Si presenta in hotel. Simpatica e evidentemente provata dal “party night” della sera prima, poche ore di sonno un velo di trucco e iniziamo a scattare. Durante la settimana fa la barista. Indovina? Mi confida di essere la sorella più responsabile delle tre…

Un corpo mozzafiato e una semplicità disarmante.. lei è Marinela.

Ph: Alex Aldegheri “web” “instagram” “Facebook”

Model: Marinela Pjetri

Location: Vintage Hotel Roma


Incontro a sorpresa con Isabell

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Era una fiacca giornata di fine agosto, quando squillò il telefono: ”Ehi Luca, come va? Rientro in Italia per una settimana; ti andrebbe di berci un caffè assieme?” era Isabell.
La conobbi qualche anno fa, due gambe lunghe, un sorriso accattivante, una cascata di riccioli neri ed un sogno nel cassetto: diventare modella.

Il tempo, tanta passione e caparbietà l’hanno portata a frequentare le passerelle di Milano, Londra, Miami e New York. La domanda che nacque spontanea fu immediata: ”Invece del caffè, che ne penseresti di fare qualche scatto?!?”

Pochi minuti e fu subito intesa, complici un’allegria contagiosa e la sua simpatica autoironia che crearono l’atmosfera ideale per ottenere un buon risultato. Le ore insieme volarono regalandoci anche il tempo per un caffè.

Testo: Luca Cadamuro                                                         Fotografo: Luca Cadamuro                                                   Fotografo: Lucia Tentor                                                         Modella: Isabell Giardini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’uragano Georgette

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Un carisma travolgente, uno sguardo che ammalia e una simpatia eccezionale.

Georgette arriva da me in studio come un uragano di positività, bella e sensuale nel suo stile “artistico” che ritroviamo anche nei suoi capi di abbigliamento.. l’ha dimostrato anche in tv quando ha partecipato a Temptation Island su Italia 1.

Mentre ci prepariamo scopro una persona gentile e molto alla mano, terra-terra con le idee chiare e mentre mi racconta della sua avventura televisiva mi confessa che ha un po’ di amaro in bocca dovuto alla “pochezza” di alcuni suoi follower (lei sui social spacca) che io definisco “leoni da tastiera”…

Sapete che vi dico?? Scatto dopo scatto è sempre più sexy e dimostra chi è… Non c’è spazio per l’amarezza oggi, ecco le foto!

Ph: Alex Aldegheri  “Web”  “Instagram” “Facebook”

Model: Georgette Polizzi
outfit by Georgettepol Brand

Meravigliosamente Julia

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Quando ho visto queste foto sono rimasto colpito da due cose; Julia, bellissima; il fantastico set in luce naturale (realizzato in un loft a Milano).
Le foto la ritraggono in tutto il suo splendore, sexy, elegante. Il fotografo, Marcel Ragonese, un mio caro amico, non sbaglia un colpo e in questo set non si può far altro che ammirarne la sua bravura e apprezzare l’incredibile sex appeal di Julia.

Testo: Enzo Bellina
Fotografo: Marcel Ragonese
Model: Julia Riva
Stylist & MUA: Luciana Lapique

Una vacanza al mare con Shanina Shaik

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Una donna per amico? Con una come Shanina Shaik non è proprio possibile. Provate a immaginare anche solo di trascorrere una breve vacanza al mare con lei. E con indosso (sempre lei, non voi) costumi tanto sexy. La bellezza irresistibile della top model australiana è il frutto di geni di origini lontanissime. La madre di Shanina ha infatti origini lituane, mentre il padre è pakistano. Un mix formidabile.

Una mattinata con Elena, sexy e allenatissima

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Conosco Elena da tempo, da quando l’ho scattata la prima volta… voce sottile e bassa, quasi un sussurro e borsoni che pesano forse più di lei.. ecco come arriva a casa mia.

Mi chiede un caffè e subito dopo si mette all’opera in bagno tra trucco e parrucco, un fisico costruito con ore e ore di allenamento.

Laureata da poco la bella Elena si mostra in tutta la sua semplice sensualità,ecco le foto!

ph: Alex Aldegheri  “Web” “Facebook” “Instagram”

Model: Elena Nicol Pasqualotti

Le trasparenze di Valeria: ricordi d’estate

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Una giornata con poco sole, una delle ultime dove l’acqua della piscina permette di tuffarsi.

Una maglia bagnata, trasparenze su un corpo scultoreo. È questo un semplice pomeriggio di scatti assieme a Valeria.

 

Foto by Fabio pregnolato
Instagram: @fabio_pregnolato_ph

Il fotografo e la modella: le provocazioni di Susan


Red Christmas, sensualità dove meno te la aspetti

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La ricerca continua e spesso i luoghi più speciali si trovano dove meno te lo aspetti: il centro più centro di Reggio Calabria. Qui abbiamo trovato, proprio nel cuore della città, una casa fuori dal tempo ferma a tantissimi anni fa con un fascino inferiore solo a quello di Anca Marinela, la mia vittima di turno. Modella per passione Anca ha un fisico che è nato per posare e sfilare sul catwalk. Vitino di vespa, gambe chilometriche come chilometrici sono i suoi capelli; ed un sorriso che non finisce più. Ci conosciamo da tanto e scattare insieme non è solo l’occasione di realizzare nuove immagini ma soprattutto per parlare e scherzare. In fin dei conti se ti prendi troppo sul serio poi, alla fine, non riesci ad essere fresca e spensierata come lei!
Per queste immagini ci siamo appropriati di un abito rosso, lungo, perfetto per il periodo natalizio; un tocco di red Christmas in anticipo, tocco che in fin dei conti poi abbiamo fatto scomparire per lasciare il posto alla sua fisicità ed ai suoi capelli.Alla sua femminilità.
Un red Christmas che promette dei doni profondamente sensuali: l’abito rosso per passare poi ad un intimo nero ed infine una pelle bianchissima.

E così lo shooting abbia inizio, tuffiamoci tra gli scatti. Ormai poi siamo affiatati alla perfezione ed infatti Anca si è presa il ruolo di mia coccola numero 1,5. E lo scrivere “si è presa” la dice lunga sul suo carattere; le foto invece parlano della sua femminilità.

An Open White Series set by Antonio Taccone
Instagram
Website

The Victim: Anca Marinela Simion

Boudoir in cantina, come ti riscaldo un luogo freddo

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L’occhio a volte inganna.
Emanuela è una ragazza dolcissima, una modella serena con un fisico non indifferente, l’occhio inganna si, ma a volte e non in questo caso. È dicembre e fa freddo anche a Reggio Calabria ormai. Scattare in una cantina con dell’intimo o ancor meno indosso è qualcosa che ti fa venire la pelle d’oca; ma lo farà per il freddo o per l’emozione del set? Per scoprirlo non resta altro che chiederlo a lei, ma da brava ragazza non ti dirà mai che è per il freddo; sarà sempre e solo per l’emozione di scattare e creare. Vedersi ogni volta in una luce diversa non comune.
Ed in fin dei conti è questo lo spirito di open White: tirar fuori dalle modelle quello che non si aspettano, quello che neanche loro si aspettano di essere o sembrare. Un viaggio alla scoperta di se stesse sotto una luce differente. E così questa volta creiamo un boudoir in cantina, cantina che altrimenti sarebbe rimasta fredda, riscaldando quello che abbiamo intorno con la sensualità dolce e presente di Emanuela. Il tutto con un tocco di sfacciata personalità che non guasta mai. E così tra quello che troviamo intorno, tra un vecchio grammofono, una vecchia radio ed un vecchissimo ritratto fotografico inizia la recita. La lingerie cambia e cambia pelle Emanuela, un pezzo, due pezzi e poi solo la pelle. Niente altro che se stessa indosso. Ed a questo punto nella cantina non si sente più il freddo, ma solo il rumore dello specchio della machina fotografica che si ribalta durante gli scatti…

An Open White Series set by Antonio Taccone, Instagram, Website.

The Victim: Emanuela Albanese

Giada, la sexy castellana

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Giada Ormando, classe 94, lunghi capelli che seguono le curve di un corpo mozzafiato, traspare, in questi scatti di Fabio Pregnolato, in tutta la sua raffinata eleganza e femminilità. Un gioco di trasparenze continuo, luci secche dell’ultimo sole che timido entra dalle anguste finestre del castello e che rivestono di armonia il corpo di questa meravigliosa ragazza.

Foto: FABIO PREGNOLATO (www.fabiopregnolato.com – @fabio_pregnolato_ph)

Modella: GIADA ORMANDO

Mua: MARTINA POMPONIO – ISOTTA GANDI

Style: PAOLA TRAMELLI, MICHELA CAMPOMINOSI (Calù Piacenza – http://www.calupiacenza.it )

Outfit

Foto 1,2,3,4,5,6: Stivale Max Mara, Slip RC Crescentini 5UG Elena, Reggiseno RC Crescentini 4UR Monike “B”

Foto 7,8,9: Pellicciotto Latelier design Pucci Depose, Slip Twin-Set, Stivale Max mara

Foto 10,11,11: Body RC Crescentini 7UG Lilith

Foto 12,13: Autoreggenti Calzedonia, Pellicciotto Latelier design Pucci Depose, Body RC Crescentini 7UG Lilith

Foto 14,15: Veste Matilda Woman, Mutanda RC Crescentini 5UG Elena, Autoreggenti Calzedonia

Foto 16,17: Veste Motel Diffusione moda, Mutanda RC Crescentini 5UG Elena

Ksenia, nell’autunno di un road trip un po’ anni ’70

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Una domenica di ottobre, bellissima, di quelle che raramente si vedono nella ormai grigia e quasi autunnale Milano. Il sole scalda, un po’ appannato dalla foschia all’orizzonte, la pelle, senza però ferire gli occhi. Le giornate si stanno accorciando, e la sera l’aria è fresca. Grazie all’amico Andrea siamo su di un vecchio camper dei primi anni ’80, senza meta, alla ricerca dell’angolo perfetto dove fare sosta e goderci un poco la nostra giornata. Ksenia è splendida, come al solito. La conosco da anni oramai, abbiamo lavorato assieme tante volte, con i suoi capelli color nocciola e quegli occhi grandi, dolci, che sorridono assieme a lei quando fa valere il suo animo solare e spiritoso.
Un campo di grano, ormai incolto data la stagione, la luce che si riflette su di un torrente di irrigazione poco lontano; siamo neanche a 20km dal centro città, ma già l’atmosfera è diversa, ed il traffico, i rumori ed i tubi di scappamento delle auto sembrano lontani e dimenticati.

La luce radente illumina attraverso i vetri un po’ graffiati del vecchio caravan l’interno kitch, dai toni caldi, così come lo è la pelle di Ksenia, abituata com’è al sole del Pacifico.

“Sei splendida con questo intimo.”
“Ti piace? L’ho comprato per questo.”

Iniziamo a scattare qualcosa. Gli spazi sono angusti, ma non ci disturba; un po’ di musica di sottofondo, e tutto scorre lento e placido come la trama di un vecchio film italiano.

Il sole va giù, l’aria diventa pungente, e siamo ancora qui, a goderci quegli ultimi scampoli di un’estate che oramai è andata, come il riflesso del sole sulle nubi dopo il tramonto, ricordo di quello che c’era ad est fino a pochi minuti prima.

È tempo di ripartire ormai, dopo una bella chiacchierata ed un bicchiere di grappa fatta in casa gentilmente offerta dal frigorifero di Andrea. Una giornata strana, come un’evasione dalla prigione della routine di città.

Sono momenti come questi che mi fanno definire il mio lavoro come la mia passione, momenti in cui stacchi da tutte le preoccupazioni e le responsabilità e fai finalmente quello che ti piace, in compagnia di chi apprezzi, ed ami, davvero.

 

PH: Nicola Casini (@nicolacasini)
Muse: Ksenia @ Major Models Milan
Mua&Hair: Maeve McElholm
Special thanks to: Andrea “Mr. Wolf”.

Scoprendo Daniela, un’esplosione di colori

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Il gruppo preferito di Daniela sono i Depeche Mode. Il mio i Sonic Youth, le rispondo. Ma andavano bene anche gli Hüsker Dü, The Replacements, i Beastie Boys, Pere Ubu o gli Slint nel mio caso. Red House Painters volendo. Non ho preconcetti riguardo a mie eventuali fidanzate ma è dura stare con una che si prende bene prendendonsi male ascoltando Kozelek come faccio io. (Il miglior disco uscito nel 2016 l’ha fatto Danny Brown si sappia). Mi si perdoni il salto: resto disponibile per chiarimenti. E tossisco. Non credo che le persone siano sostituibili. Abbiamo la nostra unicità al di là dell’occupare uno spazio fisico inoccupabile da altri. Refrain. L’ordinamento delle qualità che ci formano è in Daniela irroproducibile. Le persone tendono per la maggiore ad appiattirsi e si rendono interscambiali. Non è questo il caso. Refrain. Mi concedo un atteggiamento assorto di meraviglia osservandola: pensando a tradurre in musica la tempra di Daniela, dovrei impossessarmi del corpo di Flo Mounier. La faccio arrampicare in ogni spazio della grande casa dove abita. Fortuna che, come potrete vedere, è ben allenata! Essendo caleidoscopica ha portato avanti varie attività tutte inerenti al linguaggio del corpo, con lei come protagonista in prima istanza, per poi passare dal lato gestionale della cosa. Infatti quando tatuaggi, piercing, cappelli colorati in Italia erano ancora subcultura, Daniela ha creato la prima agenzia per modelle e modelli alternativi. Ed erano momenti in cui anche un piccolo tatuaggio su di una spalla poteva divenire limite invalicabile. La sue capacità organizzative nel campo poggiano le fondamenta su le passioni che l’hanno sempre accampognata. Ad esempio sia che si parli di fotografia o di musica – il suo primo grande amore – è presente in lei il trasporto sentimentale che, quando da me rilevato in altro individuo, mi rende felice. Il tempo con lei vola. Una volta finito non vedo l’ora di svilupparmi le pellicole e vedere quanto renda il rosa dei suoi capelli mischiato alla grana. Come sempre: check it!

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