Me l’ha proposta almeno un anno fa il ragazzo che cura la sua immagine. In seguito mi ha scritto anche lei ma non ci siamo mai incontrati e in generale non mi convinceva.
“Che palle, sta Erika, una bellezza troppo troppo pulita per i miei gusti”.
Poi un mese fa si trasferisce a Bologna per studiare farmacia.
Un paio di messaggi “dai, conosciamoci” ecc…”
Erika è venuta da me un mercoledì mattina. A casa, non in studio. Era previsto solo un caffè e due chiacchiere -ovviamente in funzione di eventuali collaborazioni.
È arrivata in macchina con quell’amico che me l’ aveva proposta tempo prima.
Le dieci
del mattino. Suonano. Apro mentre metto sul fuoco la caffettiera.
Massive attack in sottofondo. Mattina standard.
“Ciao ragazzi, venite dentro”
Leonardo, l’ amico. Poi Erika. Il sorriso fresco, di quelli che hai solo a 19 anni, la pelle liscia. Alta, magra ma non troppo.
Anche oggi così. Non avevo intenzione di scattare ma nel momento in cui viene verso di me e si presenta – un sorriso – so già come finirà. Per fortuna ho le macchine fotografiche qui a casa.
Erika se lo aspetta perché dalla piccola borsa che ha con lei, quindici minuti dopo tira fuori un paio di completi intimi, un body e una t-shirt… “li facciamo due scatti?”
Indovina.
Ho un soggiorno, un divano, una scala e un letto. È casa mia.
Erika si cambia velocemente in bagno mentre io scambio due parole col suo amico. Anche lui sorride. Mi hanno fregato!
Dalla finestra, una luce calda. È una bella giornata d’ inverno. Il mio set è pronto.
Bevo un’ altra tazza di caffè.
Ci siamo. Erika esce dal bagno con una canottiera e un perizoma, a piedi nudi – anche così è molto alta. Gambe gambe gambe a perdita d’ occhio.
Non mi era sembrata adatta ad un mio set ma mentre si posiziona vicino al mio frigorifero e mi guarda ridendo, forse anche un po’ imbarazzata “sono pronta” capisco d’ essermi sbagliato.
Gli occhi dolci, ingenui – ma forse è solo una mia proiezione romantica – ti conquistano subito.
Erika è la ragazza della porta accanto …beh, in un mondo ideale, ovviamente! Comunque è qui, in casa, e mentre sorride e mi chiede “dove mi metto?” in una situazione naturale e rilassata, diventa sexy davvero.
Scattiamo un’ora, non di più, tra il soggiorno e la mia camera.
In camera, siamo sul letto. Il body bianco, la luce che entra dal lucernario. Erika che chiede indicazioni “cosa faccio?”
Io non rispondo. Non mi piace parlare. Non è necessario. Bene così.
Si scherza. Ancora musica. Erika ride. Non riesce a stare seria e teme che quello non sia l’ atteggiamento adatto: “ma non dovrei essere sexy, guardarti maliziosa o roba così?”
Neanche per sogno. Io la incoraggio. Le sparo grosse, come al solito, per farla ridere ancora.
Falli innamorare tutti. Io intanto porto a casa le foto.
Una pagina per il mio diario.
Alla prossima
Credits
Foto & testi: Davide Ambroggio
Modella: Erika Albonetti