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Giorgia. Un racconto

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Bologna.
Lunedì mattina.

Un corpo minuto. Pelle olivastra. Capelli scuri e occhialoni da sole neri.
Lo sguardo che incrocia il mio, in lontananza. Un sorriso. Fa “ciao” con la mano.
Sono le 10 del mattino, in via Boldrini.
Giorgia è già là che mi aspetta, al civico n.5, dove la mia amica Roberta ci ha riservato una stanza nel suo b&b, un posto che amo e che chiedo spesso, per scattare.
A pochi metri il traffico scorre regolare, senza accorgersi di noi.
Ci salutiamo “sono in anticipo!” (non glielo dico ma è una cosa bellissima in un mondo di gente che se ne frega del tuo tempo). Sorrido – capirà.
Prendo il suo trolley – perchè sì, non sembra ma sono cavaliere – ed entriamo nel grande portone che dà nel cortile interno di questo palazzo antico.
Secondo piano. In entrata c’è una tastiera numerica. Ho il codice.
“ZZZ!” il portoncino si apre. A Bologna lo chiamano “tiro”, lo sapevate?
…Tipo “mi dai il tiro?”. Pazzi
Comunque siamo dentro. Suite numero due.
La porta si apre sulla bellissima stanza che già conosco. Ho scattato qui qualche mese fa la serie con Chiara Bianchino; un mood diverso.
Giorgia si guarda intorno. Sorrisoni.
“È bellissima!”
Un letto con baldacchino, una poltrona, uno specchio e una grande finestra -la luce è perfetta.
Appoggiamo le nostre cose. Io tiro fuori la mia micro cassa bluetooth e avvio Spotify. Un must.
Sono in mood “Massive attack” oggi.
Giorgia entra in bagno col trolley.
Io apro lo zaino e tiro fuori la macchina e un paio di lenti; il 50 e il 28. Non serve altro.
“Paradise circus” in sottofondo.
Giorgia esce dal bagno con un body nero, in pizzo.
Il corpo minuto ma perfetto. Il seno ampio, la vita sottilissima, i fianchi tondi e poi la pelle ambrata. Dal body di pizzo escono tatuaggi. Molti.
“Li hai fatti tutti dallo stesso tipo?” Domande inutili, per stabilire un contatto
“No, sono dieci anni che vado in giro per l’ Italia a farmi tatuare!”,
Andiamo sul divano. Io scherzo, sparo qualche cagata e lei ride.
Il primo scatto della serie è anche la prima foto nella mia scheda – la prendo mentre lei sta ancora cercando una posizione sul divano e stiamo chiacchierando.
Pochi minuti di ritratti easy, molto naturali.
La faccio alzare e ci avviciniamo alla finestra – il sole bolognese oggi regala grandi soddisfazioni. Dettagli. Pelle nuda e tatuaggi oltre le trasparenze.
Si avvicina allo specchio… “abbassa una spalla del body, Giorgia”. La spallina scende, scoprendo il seno perfetto -un piercing decora il capezzolo.
Giorgia mi guarda attraverso lo specchio. Attimi perfetti.
Le foto si fanno da sole.
Un corpo, quello di Giorgia, un body nero, e uno slip a vita alta, quello con cui sale sul letto dopo un veloce cambio – l’ ultimo.
C’ è uno specchio anche dietro la testiera. Giorgia è in piedi; gioco mettendola a fuoco attraverso quella cornice; il corpo in primo piano mi fa da quinta. Lei, lo specchio, ancora lei.
Si stende. Ride. Gioca col mio obiettivo. Io metto a fuoco lei e poi dettagli del suo corpo tatuato.
Ancora pochi scatti. Controluce, col sole che disegna il corpo e poi…
“Qui abbiamo fatto!”
Giorgia sembra ancora più giovane dei suoi 26 anni mentre al bar, quindici minuti dopo, guarda le foto che abbiamo appena scattato e dice cose del tipo “no!” “sono troppo contenta!”
I complimenti mi piacciono sempre, quindi mi sento bullo.
Una focaccia con gli spinaci, uno spritz. Finisce così la nostra mattinata.
Passo e chiudo.

Foto & Testi: Davide Ambroggio
Modella: Giorgia Lecce
Location: Chambres de Amelie, Bologna


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