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Roshelle, una giovane star: istruzioni per l’ uso

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“Ma Roshelle quanto figa è?” tutto è partito da qui, una semplice constatazione e una domanda “vuoi scattare con il nostro team per GQ?”
Una email indirizzata alla Sony Music, la sua etichetta discografica, speranzosi che Roshelle avrebbe accettato.
E così alle 10 di un sabato mattina, alla palestra Elite boxing Club di Milano tutto è partito.
Roshelle arriva con Paride, il suo compagno e manager, e Claudia, l’addetta stampa Sony. Lei è bellissima. Un bomberino, cappello col frontino, occhiali da sole e la sua attitude, come sul palcoscenico.
La prima impressione che abbiamo, è che sia una ragazza timida e curiosa, un’immagine diversa da quella che ci eravamo fatti guardando i video su Youtube e X Factor.
Moodboard, outfits, scelta delle luci: vuole sapere tutto.
Serve atmosfera. E molto lavoro.
Davide dissemina di flash l’ambiente e spara fumo ovunque. Annulla i colori dei muri con le gelatine colorate. Tinte forti: blu, arancio, rosso.
Roshelle è al trucco con Fausto. Silvia, la hair stylist sta preparando i prodotti e io faccio vedere a Claudia le proposte per gli outfit – ne abbiamo qualche valigia.
Dobbiamo immaginare. L’ambiente è rude e quasi selvaggio. Usiamo tutto il tempo a disposizione per farci un’ immagine mentale degli scatti, considerando tutti gli elementi.
Cominciamo a scattare solo in tarda mattinata; è quasi ora di pranzo. Passiamo dal sacco alla speed bag. Poi tra le corde. All’ angolo. E Roshelle segue tutti con grinta e allegria. Una vera star, ma di quelle alla mano e intraprendenti, come ci dirà lei stessa.
Passiamo agli anelli, e Roshelle si appende senza battere ciglio, e gioca con la macchina fotografica.
La verità è che al di là della bellezza fisica Roshelle ha un carattere particolare, è giovane ma sa benissimo cosa vuole, partecipa ma critica se necessario. Un piccolo tornado.
Le luci e il fumo calzano perfettamente su di lei; anche se il mood iniziale era un altro, siamo tutti entusiasti del risultato. L’atmosfera è rilassata, Roshelle si presta al selfie di turno con ciascuno di noi, tanto che ad un certo punto, le domando “ma come fai?”
Gioca con Simone il video maker, parla con Fausto e Silvia di trucco e capelli.
Tra una gelatina rossa e una blu, il fumo e l’espressione di Roshelle quasi in controluce tutto sembra perfetto su di lei.
L’ultimo scatto, con il suo viso in primo piano, furbo e rilassato. Una smorfia sexy e Roshelle ci mostra davvero se stessa, un animo da “Anymals”.

Un passo dal podio di X Factor. Arrivare prima pensi avrebbe cambiato qualcosa del tuo successo?
«Dai numeri uno ci si aspetta sempre qualcosa di più, e invece sono felice di aver avuto la possibilità di costruire pian piano la mia carriera e il mio percorso artistico. Il mio numero quattro mi soddisfa perchè il mio obiettivo è sempre stato quello di arrivare fino in fondo a X Factor, una bellissima esperienza che mi ha dato tanto sia a livello professionale che personale. È stata un’immersione in me stessa. Mi sono anche dimenticata di essere arrivata quarta, probabilmente era destino, sono cosi felice e serena del mio percorso che non vedo lati negativi. È un gioco, in cui entrano dinamiche come le collaborazioni e altri aspetti che contano molto. E io ho giocato».

Quando si parla di Roshelle viene in mente la parola “osare”, per te cosa significa?

«Osare è un po’ nella mia definizione, se penso a me e al mio modo di vivere è la parola giusta. Non è una cosa che mi impongo, assolutamente, mi viene spontaneo rompere gli schemi, attraverso l’estro e la creatività. È difficile spiegare l’arte ma questa domanda significa che il mio messaggio arriva chiaro e diretto, e ciò mi rende molto felice».

Se dovessi definirti in tre parole, chi è Roshelle?
«È una domanda difficile, sono tante cose a definirmi, due su tutte, curiosità e creatività. Una cosa che mi spinge tanto è la curiosità sono molto curiosa, e questo mi permette di migliorarmi sempre. Devo alimentare la mia creatività, mi piace comporre e creare, spesso quando mi metto al piano non penso agli accordi, mi siedo e inizio a suonare, e vedo cosa succede, l’anima mi detta qualcosa e io mi muovo in base a questo flusso, senza sapere dove sto andando esattamente».

Il tuo look sfrontato e allo stesso tempo naturale, da quando ti accompagna?
«Penso che uno degli aspetti che connota il mio stile sia l’ambivalenza uomo donna. Sin da piccola mi sono sempre vestita più da uomo che da donna. Ultimamente però sto scoprendo molto la mia femminilità. Gioco molto su questa doppia identità, si vede anche sul palco la mia gestualità maschile mitigata dal mio look a volte iper femminile. Il capello rosa nasce invece da una semplice scelta estetica, dedicata al mio progetto, volevo dare quel qualcosa in più che andasse al di là della voce. In fondo anche l’estetica è arte, è il bello, e io amo circondarmi di cose belle, penso mi facciano essere una persona migliore».

GQ parla spesso di donne, tu che donna sei nel tuo privato?
«È la domanda più difficile che mi abbiano mai fatto, forse perchè devo ancora imparare a comprendermi appieno, e non so se ci riuscirò mai completamente. Devo ammettere che sono un pò lunatica, e mi dispiace quasi dirlo, mi facevo anche molto condizionare dall’ambiente esterno, poi ho capito che anche io posso essere una condizione che migliora o peggiora l’umore degli altri. Le persone assorbono energia positiva e negativa anche dagli altri. Se una persona è triste io piango, sono molto empatica.
Sul palco soprattutto io porto l’artista, la parte divertente, mentre nel privato sono molto dolce ma anche a volte solitaria, sto bene da sola e ho bisogno dei miei spazi».

I tuoi prossimi progetti? il tuo tour e il tuo singolo stanno andando benissimo, cosa c’è dopo?

«Sono ancora incredula e molto felice, non mi aspettavo tutto questo riscontro, è bello vedere che c’è un pubblico e un grande supporto. I miei fan sono molto attenti e critici ma in modo positivo, mi fanno notare cose interessanti. Averli chiamati Anymals, è qualcosa che è successo in maniera del tutto inaspettata, pensavo di dare loro solo un nome invece è diventata una cosa solida di cui sono molto orgogliosa, mi rende molto più forte. Sicuramente ho in progetto tante cose, ma non voglio rivelare troppo, essendo uscita da X Factor ho tempo finalmente di lavorare ai miei progetti e di realizzare qualcosa che mi appartenga ancora di più, ci sto mettendo tutta me stessa in modo genuino.

Credits:

Ospite: Roshelle
Photographer: Davide Ambroggio
Styling & testi: Stesy @Tom Folwarkow Management
Make up: Fausto Cavaleri
Hair: Silvia Acquapendente
Nemesi Production
Location Elite Boxing Club Milano
Thanks to Sony Music, Claudia Attanasi, Paride Clayton


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