La modella Giada Pagnoncelli, insieme con le fotografie che vedete nella gallery qui sopra, ci ha anche innviato un suo testo, che spiega quello che è stato il suo set “più impegnativo” e intimo.
Una canzone che mi passa in testa, una melodia, quelle poche parole così autentiche: “e certe volte fai pensieri strani con una mano ti sfiori…tu sola dentro la stanza e tutto il mondo fuori”. In assoluto il set più impegnativo che io abbia mai fatto sia dal punto di vista fisico, mentale ed emotivo. A livello fisico non è stato facile trovare le giuste posizioni del corpo e le espressioni del viso per trasmettere all’immagine le sensazioni che il fotografo voleva immortalare, quella mia innocente timidezza che si trasforma nel piacere di vivere un istinto. Mentale: perché c’è voluta molta concentrazione per isolarmi completamente da ciò che mi circondava e cercare di rendere il set come il mio mondo, il più reale e vicino possibile alla mia intimità. E non è facile quando davanti a te senti due persone, quando mai quei gesti ripetuti tante volte da sola, nella mia stanza, mai erano stati fatti davanti a qualcuno. Ma è stato forse a livello emotivo il passo più difficile, un set vissuto per due ore all’estremo tra interpretazione e realtà.
Da questo set si volevano ottenere scatti che rendessero l’idea dei brividi, del piacere, dell’eccitazione che quel corpo e quella mente stavano provando: per poterlo fare ho dovuto spingere la mia fantasia all’estremo, chiudere gli occhi, e lasciare che le emozioni passassero attraverso il tocco delle mie mani, attraverso la mia voce portata dal respiro, attraverso lievi carezze di piacere a “fior di pelle”.
Crediti
Foto di Fabio Pregnolato: www.fabiopregnolato.com;
fabiopregnolatoph.tumblr.com;
https://www.instagram.com/fabio_pregnolato_ph/
Modella: Giada Pagnoncelli